Professionisti

Aiutarci ad aiutare…

È facile che le persone toccate dall’alcolismo di un parente siano incapaci di rendersene conto e di riconoscere il legame tra i mali fisici e psichici che provano, e il problema d’alcol di un’altra persona.

I sintomi fisici, la negazione e l’inquie- tudine possono istau- rarsi all’infinito finché qualcuno dall’esterno, generalmente un professionista del sociale o della sanità, riesce ad identificare il problema e ad offrire comprensione e orientamento.

Non è facile, la prima volta, varcare la soglia di una riunione. Compiendo questo gesto, riconosciamo implicitamente che esiste il problema e che abbiamo bisogno d’aiuto. È già tanto. Più del 40% dei partecipanti ad Al-Anon e il 25% dei partecipanti ad Alateen (i gruppi per bambini ed adolescenti) ci è arrivato grazie al consiglio di un professionista della salute e ai suoi incoraggiamenti.

Questo sondaggio mostra anche che il 59% dei partecipanti ad Al-Anon e il 69% dei partecipanti ad Alateen chiede l’aiuto di professionisti dopo aver assistito a delle riunioni Al-Anon/Alateen. Le riunioni Al-Anon/Alateen sono compatibili con tutti i tipi di terapie professionali.

Informazioni

“Per i membri della famiglia, l’alcolismo provoca un’incapacità progressiva di prevedere i propri comportamenti, in funzione della preoccupazione crescente e delle proprie reazioni rispetto alla persona che consuma alcol. Quando una persona si chiede se l’alcolismo è un problema, è sovente così.

I membri della famiglia hanno bisogno di sentirsi dire che le emozioni che provano sono una reazione normale all’alcolismo. Vivono spesso in una paura non ben definita, ma invadente. Hanno paura delle reazioni dell’alcolista e sono pronti ad avere la pace a tutti i costi. Si occupano delle fatture da pagare, degli incidenti e delle perdite di lavoro (quello dell’alcolista, ma anche, in alcuni casi, il loro).

A forza di provare a conciliarsi con il comportamento mutevole e irrazionale dell’alcolista, diventano confusi e si sentono sempre più colpevoli e preoccupati. Siccome la loro vita gira intorno al fatto di far smettere, tramite tentativi infruttuosi per manipolarlo e controllarlo, l’alcolista di bere, la maggior parte delle loro azioni non fanno che incitare l’alcolista a continuare a bere. I membri della famiglia sono intrappolati in un circolo nocivo e ripetitivo che li rende frustrati, in collera e soli. Si sentono impotenti e disperati.”

Betty Reddy in “Al-Anon di fronte all’alcolismo.”

Cos’è Al-Anon?

Al-Anon

  • Impone un’unica condizione ai suoi membri: che siano, o siano stati, toccati dal consumo d’alcol di un’altra persona;

  • È un’associazione formata da parenti e amici d’alcolisti, che si riuniscono in maniera anonima e confidenziale per condividere le proprie esperienze, la propria forza e la propria speranza, al fine di risolvere i problemi comuni; gli adulti, figli d’alcolisti, i partner, i coniugi, i colleghi di lavoro, ecc., tutti possono trovare aiuto in Al-Anon;

  • È un’associazione distinta da Alcolisti Anonimi (AA), anche se il programma di Al-Anon s’ispira ai dodici passi e alle dodici Tradizioni degli AA;

  • È un’associazione non professionale, non religiosa, multirazziale, apolitica e auto-finanziata;

  • Esiste come risorsa comunitaria da più di cinquant’anni. A tutt’oggi, ci sono più di 26’000 gruppi Al-Anon e Alateen distribuiti in 115 stati.

Cos’è Alateen?

Alateen

  • Fa parte di Al-Anon e si rivolge ai bambini e agli adolescenti che hanno genitori e amici alcolisti;

  • Organizza delle riunioni separate, e animate dai suoi membri, alle quali assistono sempre due membri Al-Anon;

  • Come Al-Anon, rispetta i dodici passi, le dodici Tradizioni, e segue gli stessi principi.

Cos’è AEDA?

AEDA

  • Fa parte di Al-Anon, ma riguarda particolarmente gli adulti, figli d’alcolisti;

  • Le riunioni AEDA si svolgono nello stesso modo di quelle di Al-Anon, ma si concentrano più specificatamente sui problemi avuti dalle persone cresciute a contatto dell’alcolismo. Sono comunque aperte a ogni persona danneggiata dall’alcolismo di un parente.

Quello che Al-Anon/ Alateen/ AEDA fanno e non fanno

I gruppi Al-Anon/ Alateen/ AEDA

  • Non danno consigli;

  • Non discutono le credenze religiose dei partecipanti, né la loro mancanza di fede;

  • Non sostengono, né si oppongono, a nessuna causa, nessuna terapia, nessuna cura;

  • Si autofinanziano grazie ai contributi volontari dei loro partecipanti; non ci sono tasse, né spese d’iscrizione;

  • Non accettano finanziamenti, sussidi o donazioni esterne;

  • Rispettano l’anonimato e la confidenzialità, ciò che permette di sviluppare un sentimento di fiducia e onestà;

  • Organizzano riunioni

- APERTE, alle quali può assistere chiunque desiderasse informarsi sul programma Al-Anon o Alateen;

- CHIUSE, le quali sono destinate a tutti quelle persone, la cui vita è, o è stata, provata dal problema d’alcol di qualcun altro;

  • Sono composte da membri Al-Anon e Alateen, ossia da persone toccate dall’alcolismo di una persona cara. Nonostante ciò, può succedere che un medico, un operatore sociale, un prete o un membro AA decida di lanciare la formazione di un gruppo.

Perché indirizzare la gente verso Al-Anon/ Alateen?

  • Per ottenere informazioni sull’alcolismo come malattia, e capire come la loro vita sia stata toccata sul piano fisico ed emozionale;

  • Per approfittare del contatto con altre persone che hanno problemi simili;

  • Per migliorare il loro comportamento e il loro atteggiamento, attraverso lo studio, e la pratica dei dodici passi e delle dodici Tradizioni.

Collaborazione con i professionisti

Al-Anon propone:

  • Conferenze o informazioni pubbliche;

  • Documentazione per congressi, esposizioni, riunioni, o direttamente per i pazienti;

  • Partecipazione a delle riunioni aperte;

  • Lista delle riunioni per i pazienti.

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